Cosa resta di Male
Gianmarco Soldi
Rizzoli, pubblicato nel 5 marzo 2019
333 Pagine
Prima di separarsi per le vacanze estive, Amato e i suoi due amici Claudio e Kle decidono di fare un patto: "Diciamoci il nostro più grande segreto. Qui e ora. Così avremo una cosa degli altri che nessuno sa, e saremo legati da questa cosa, e non potremo dimenticarci."
Ed è proprio in questa occasione che Amato racconta un episodio risalente a qualche anno prima, quando la cuginetta Gioia gli chiese di baciarle i piedi, proprio come fosse una principessa. Questo evento apparentemente insignificante, ha in realtà smosso Amato nel profondo, cambiando completamente la sua visione di vedere e vivere l'amore.
Ad aiutarlo nell'esplorazione dei suoi sentimenti ci penserà Malena, detta Male, una ragazzina tutt'altro che comune, vestita di nero e con una luce oscura che abita i suoi occhi, e da cui Amato non riesce a stare lontano, tanto da avere per lei una vera e propria ossessione.
Il romanzo appare come una biografia di Amato, partendo proprio dalla radice delle sue inquietudini che risale all'episodio che lo vede protagonista da bambino, un fatto che condizionerà la sua persona per tutta la vita. Dall'infanzia si attraversano poi gli anni delle scuole, dell'adolescenza fino ad arrivare al difficile mondo dell'età adulta. Una vita condizionata solo da una persona: Male.
La relazione tra i due personaggi è una lotta, una rincorsa, un'ossessione, e mentre cercano di scoprire ogni cosa l'uno dell'altro, l'autore parallelamente offre un quadro completo delle loro personalità, risultando quasi un romanzo di formazione.
L'attenzione è posta al micro-mondo che circonda Amato, ma anche alle influenze del macro-mondo che inevitabilmente lo condizionano, in particolare gli amici, la crisi finanziaria, la scuola. Anche se in scala ridotta, il lettore percorre un viaggio all'interno di una società tutt'ora reale - nel romanzo siamo agli inizi degli anni 2000 - attraverso le parole e le esperienze del protagonista, narratore interno della sua storia.
Lo stile è diretto, in alcuni passaggi anche troppo, ma efficace perché alla fine del romanzo la sensazione è quella di aver conosciuto realmente il protagonista, con i suoi pregi e con i suoi difetti.
Infatti, parallelamente alla crescita anagrafica di Amato si assiste alla scoperta delle sue emozioni e sensazioni, che da semplici pulsioni diventano sentimenti veri e propri. Un viaggio a volte duro e difficile, perchè la vita non è mai come ci si aspetta, ma necessario per arrivare ad essere la persona che è diventato.